Perché il modello economico occidentale non è sostenibile



In questo periodo di pandemia il tema torna quanto mai con prepotenza. Ci sentiamo costretti a scegliere: preservare la salute e il pianeta, o far ripartire l'economia? E con sgomento e tristezza ci accorgiamo che la maggioranza delle persone non sembra avere dubbi: preferisce il benessere economico a quello fisico, psicologico e sociale. 
Le due cose sembrano, sono e saranno sempre in antitesi fintanto che non accetteremo di aver sbagliato strada, di tornare sui nostri passi. Non è una novità di oggi: il modello di sviluppo neoliberista non è mai stato sostenibile. Sono solo i nodi che, alla fine, vengono al pettine. Sono le illusioni che, come specchi, si infrangono.

In questo discorso il presidente dell'Uruguay José Mujica spiega alla conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (2012) perché il modello economico e culturale in cui viviamo non è sostenibile. Ecco alcuni brevi estratti:
"Cosa succederebbe a questo pianeta se gli indiani avessero lo stesso numero di automobili per famiglia dei tedeschi? Quanto ossigeno ci resterebbe per respirare?"
"Non siamo venuti al mondo per svilupparci, ma per cercare di essere felici. Perché la vita è breve e se ne va, e nessun bene materiale vale quanto la vita: è elementare. Ma se la vita mi sfugge, lavorando e lavorando per consumare ciò che è superfluo..."  
"Povero non è chi ha poco. Povero è chi ha bisogno di infinitamente tanto, e desidera, desidera sempre di più."
Uno spunto di riflessione, argomenti troppo spesso messi a tacere, etichettati come ingenui e sognatori. Argomenti che, invece, andrebbero subito tradotti in riforme e investimenti.

[Photo by Xavi Cabrera on Unsplash]


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